La Meloni è venuta a esplicitare i provvedimenti governativi così possiamo constatare le profonde differenze di vedute (banalmente si potrebbe ricordare che non siamo tutti uguali). Noi siamo per il Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale e siamo per l'istruzione pubblica, loro sono per spezzettare in 20 l'Italia; noi siamo per sostenere gli ultimi affinché siano messi in condizioni di evolvere, a loro servono i soldi per togliere le tasse ai ricchi; noi siamo per la democrazia parlamentare, loro per il presidenzialismo; noi per la riconversione industriale a impatto zero e per una digitalizzazione che aiuti i lavoratori, loro per continuare a sfruttare il globo e per una digitalizzazione al servizio dell'accumulo dei capitali; noi siamo per appalti regolati e trasparenti per avere stesso lavoro stesso contratto, loro per appalti liberalizzati e subappalti a cascata solo per fare alcuni esempi. 

La Meloni ha affermato che l'Italia ha bisogno di provvedimenti di destra perché le ricette della sinistra non hanno funzionato. Ma questo Paese ha mai avuto un Governo di sinistra? Ricordiamo i Governi: nel 2008 avevamo Berlusconi, poi Monti, Letta insieme all'UdC 9 mesi, Renzi insieme al Nuovo Centro Destra 33 mesi, Gentiloni 17 mesi, Conte con la Lega, Conte due 17 mesi, Draghi e ora Meloni.

Forse un po' di sinistra sono stati i Governi Gentiloni e Conte 2, 34 mesi troppo pochi per un vero cambiamento del Paese (tutti gli altri governi come si fa a considerarli di sinistra). Ma il Congresso il della CGIL ha ospitato anche la Ministra del Lavoro spagnola  Yolanda Díaz che con il suo intervento ha rappresentato una luce, un faro di quello che la sinistra al Governo potrebbe fare per il lavoro e i lavoratori.

Silvio Amicucci