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CONTRATTAZIONE
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Link alla contrattazione provinciale
La contrattazione collettiva è quel rapporto tra sindacati dei lavoratori e confederazioni dei datori di lavoro (spesso con il Governo che fa da promotore e/o arbitro) dal quale scaturiscono degli accordi autonomi (chiamati contratti collettivi di lavoro) con cui si stabiliscono i parametri e le regole fondamentali cui dovranno attenersi i contratti di lavoro individuali.
Soggetti della contrattazione collettiva
I soggetti della contrattazione collettiva sono da una parte il sindacato locale o nazionale; dall'altra il singolo datore di lavoro o una confederazione nazionale.
Contenuti
I contenuti sono di due tipi: vi è una parte normativa che riguarda gli aspetti retributivi e le regole fondamentali da applicarsi ai singoli rapporti di lavoro (ferie, permessi, malattia, ecc.); una seconda parte riguarda invece i cosiddetti aspetti obbligatori, cioè detta la disciplina dei rapporti tra le parti collettive.
Evoluzione storica
In epoca fascista vi era una contrattazione collettiva di tipo corporativista, in cui ogni categoria di lavoratori aveva un proprio sindacato, ma gli accordi erano pressoché stabiliti dallo Stato, il quale pretendeva il massimo della produzione a scapito sia del lavoratore che del datore di lavoro, dato che vi era il principio del bene principale dell'economia di stato.
Con la costituzione (1948) l'attività sindacale viene riconosciuta come libera e indipendente, e con personalità giuridica qualora il sindacato sia registrato (cosa, ad oggi, non ancora avvenuta) oltre che gli effetti della contrattazione collettiva vengono resi effettivi erga omnes (verso tutti).
Il contratto collettivo riceve forza di legge, vincolante per tutti i datori e prestatori di lavoro sottoscriventi. L'accrdo si estende anche a quanti, datori e lavoratori, risultino non iscritti alle associazioni firmataria o ad alcuna forma di rappresentanza.
Avendo forza di legge, opera diversamente dai contratti e patti fra privati: non contempla un diritto di recesso alle parti contraenti, esercitabile nel preavviso e con le eventuali penali che un contratto può prevedere. Dopo la firma, è vincolante fino al successivo rinnovo.
Rispetto ad una legge ordinaria, non ha potere abrogativo nei confronti di altri atti legislativi. Per cui è tenuto a non creare contrasti di giurisprudenza con le leggi vigenti al momento della stipula, a pena di inefficacia.
Derogabilità del contratto collettivo
Il contratto collettivo è solo una delle fonti che regola il rapporto di lavoro. Data la sua natura negoziale, è ovviamente subordinato alla legge, rispetto alla quale può derogare solo in senso più favorevole al lavoratore. La regola generale è nel senso che la fonte inferiore (il contratto individuale rispetto al CCNL, il CCNL rispetto alla legge) possa derogare a quella superiore solo in senso più favorevole ai lavoratori (cosiddetta derogabilità in melius) e mai in senso ad essi sfavorevole (inderogabilità in peius). Se tra le fonti non sussiste un rapporto di gerarchia (es. rapporto tra contratti collettivi, anche di diverso livello), il contrasto si risolve secondo il criterio della successione temporale, in quanto un contratto collettivo successivo può sicuramente derogare, anche in senso peggiorativo, rispetto alla disciplina collettiva previgente.
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News
set 30, 2023
Categoria: Generale
Cgil e oltre 100 associazioni lanciano la mobilitazione nazionale per l'attuazione della Costituzione Una grande manifestazione nazionale a Roma per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l'attuazione della Costituzione, contro l'autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare. È "La Via Maestra. Insieme per la Costituzione", la mobilitazione lanciata da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil, per sabato 7 ottobre nella capitale.
https://www.collettiva.it/speciali/la-via-maestra/2023/09/29/video/tutti-in-piazza-3440808/
set 29, 2023
Categoria: Generale
Segnaliamo il nuovo sito della CGIL Abruzzo Molise seguendo questo link >>>
set 4, 2023
Categoria: Generale
"Non possiamo solo rappresentare l'indignazione, dobbiamo ottenere tutto ciò che può ridurre drasticamente questi omicidi a causa di incurie e superficialità"
“Una cosa è certa: al di là del caso specifico e delle responsabilità individuali che verranno accertate non si scarichi sugli ultimi anelli della catena, dipendenti interni o delle ditte di appalto, quello che non ha funzionato e più in generale l’esigenza ormai evidente di rimettere mano al mondo delle manutenzioni ferroviarie cioè a procedure, tecnologie, organizzazione del lavoro che per carichi di lavoro, mancanza di qualificazione delle imprese e dei lavoratori, modelli operativi rischiano di far ripetere stragi come quella di Brandizzo. Questo abbiamo posto oggi, all’incontro con RFI e questi sono i temi che come Filt e Fillea Cgil ci aspettiamo interventi incisivi da parte dell’azienda”.Così dichiarano in una nota congiunta i Segretari generali di Filt Cgil Nazionale (trasporti) e Fillea Cgil (edili), Stefano Malorgio e Alessandro Genovesi, che ricordano che anche lunedì prossimo in Piemonte, con manifestazione a Vercelli, vi sarà lo sciopero generale regionale degli edili e dei lavoratori dei trasporti con esclusione di quelli sottoposti alla 146. “La verità è che quei lavoratori edili erano lì a lavorare senza sicurezza...> prosegui la lettura >
RIPENSARE IL SISTEMA (filleacgil.net)