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Domande frequenti
· COME FUNZIONA L’ORARIO IN DICEMBRE E GENNAIO QUANDO SI DEVONO FARE 7 ORE AL GIORNO?Il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del Gennaio 2000 ha superato sia il pagamento delle riduzioni orarie (88 ore annue), in un' unica soluzione, per il tramite delle Casse Edili, che l'utilizzo di parte (40 ore delle 88), per la riduzione degli orari settimanali (da 40 a 35 ore) nei mesi di Dicembre e Gennaio. A partire dal 1° ottobre 2000, le riduzioni orarie saranno retribuite direttamente, mensilmente in busta paga dalle imprese. Per l'eventuale utilizzo collettivo delle 88 ore annue ai fini di riduzione degli orari settimanali di lavoro si dovrà provvedere con contrattazione fra le parti a livello territoriale.
· SE INIZIA A PIOVERE QUANTO DEVO RIMANERE IN CANTIERE, IN ALCUNI CASI LA DOMANDA INIZIA CHIEDENDO SE NEL CASO DI PIOGGIA C’E’ IL DIRITTO ALLA CIG PER PIOGGIA ANCHE NELLE AZIENDE ARTIGIANE?
La CIG per pioggia c’è in tutto il settore edile, artigianato compreso. L’operaio è tenuto a trattenersi in cantiere, se il datore di lavoro lo richiede, dopo le due ore di sosta anche non continuative, se trattenuto in cantiere, oltre le 2 ore ha diritto al pagamento della retribuzione intiera.
· POSSIAMO RIFIUTARCI DI LAVORARE SOTTO LA PIOGGIA?
Si.
· IN CASO DI MALATTIA O INFORTUNIO COSA DEVO FARE?
La prima cosa da fare è inviare il certificato, entro due giorni, all’impresa e all’Istituto (INPS o INAIL) per raccomandata o a mano facendosi certificare l’avvenuta consegna. Ogni certificato successivo deve essere consegnato con le stesse modalità. In caso di malattia l’operaio deve rimanere a disposizione per gli eventuali controlli nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 17 alle ore 19 di ogni giorno compreso i festivi. In caso di malattia si può rientrare al lavoro anche prima della scadenza del certificato di malattia; in caso di infortunio è obbligatorio il certificato di guarigione.
· PERCHE’ I PRIMI TRE GIORNI DI MALATTIA NON VENGONO PAGATI?
I primi 3 giorni di malattia, detti di carenza, per legge non sono retribuiti dall' INPS ad alcun lavoratore. I contratti di lavoro possono prevedere, a carico delle imprese, il pagamento di tutti o parte dei tre giorni di carenza. Nel caso del Contratto degli Edili se la malattia supera i 7 giorni sono pagate al 50% se supera i 14 giorni al 100%.
· PERCHE’ NON HO RISCOSSO L’ANZIANITA' PROFESSIONALE EDILE?
Probabilmente perché non hai raggiunto 2100 ore versate in cassa edile nel biennio precedente di riferimento (1/10-30/9 di ogni anno), o non sono state raccolte le ore versate in più casse edili, o nel caso di giovani tornati dal servizio militare non è stato consegnato il congedo in cassa edile.
· QUANDO POSSO ANDARE IN PENSIONE?
Nel 2001 i lavoratori edili possono andare in pensione di anzianità quando maturano il requisito di 35-37 anni, ovvero 1820 - 1924 contributi settimanali, congiuntamente all'età anagrafica. Perciò quest'anno si può andare in pensione dal:
1°Aprile 2001 se si e' nati entro il 31 dicembre 1946 -54 anni e si avevano 35 anni di contributi al 31 dicembre 2000; se si e' iniziato a lavorare tra i 16 e i 19 anni; ovvero se si e' nati entro il 31 dicembre 1945 -55 anni e si avevano 35 anni di contributi al 31 dicembre 2000; se si avevano 37 anni di contributi al 31 dicembre 2000, si può andare in pensione con qualsiasi età.
1° Luglio 2001 se si è nati entro il 30 giugno 1944 -56 anni e si raggiungeranno i 35 anni di contributi entro il 31 marzo 2001.
1° Ottobre 2001 se si è nati entro il 30 settembre 1943 - 57 anni e si raggiungeranno i 35 anni di contributi entro il 30 giugno 2001.
1° Gennaio 2002 se si è nati entro il 30 settembre 1947 -54 anni e si raggiungeranno i 35 anni di contributi entro il 30 settembre 2001, se si è iniziato a lavorare tra i 16-19 anni; ovvero se si è nati entro il 30 settembre 1945-56 anni.
Quando il lavoratore edile ha maturato i requisiti di contributi e di età, sempre che abbia avuto esclusivamente un rapporto di lavoro dipendente, può scegliere di andare in pensione in ogni momento: non è tenuto a rispettare le cosiddette "finestre".
Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti rivolgiti alla sede FILLEA o INCA della tua provincia
· QUANDO PARTE LA PREVIDENZA INTEGRATIVA IN EDILIZIA E COSA SIGNIFICA UTILIZZARE IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO?
Purtroppo per problemi tra le Associazioni degli Imprenditori si sono accumulati ritardi che crediamo di poter superare in tempi brevissimi. Utilizzare il Trattamento di fine Rapporto (TFR) significa che in parte o totalmente (in base all’età, e/o in base a quanto previsto dal CCNL) questa parte di salario differito viene utilizzato per finanziare il fondo di previdenza complementare insieme a quote di salario (1%), a carico del datore di lavoro e del lavoratore.
· QUANDO POSSO FARE DOMANDA DI MALATTIA PROFESSIONALE, ANCHE NEI CASI CHE SIA STATA GIA’ RESPINTA PRECEDENTEMENTE?
Anche in questo caso ti consigliamo di rivolgerti alla sede dell' INCA della tua provincia e/o territorio in quanto sono argomenti in continua evoluzione e con casistiche spesso personali per cui le risposte che potremo darti oggi rischiano di essere non corrette.
· I PERIODI DI MALATTIA O INFORTUNIO O CIG SONO UTILI PER LA PENSIONE?
Nel caso della CIG i periodi sono utili ai fini della pensione di vecchiaia e anzianità. Nel caso di malattia e infortunio per la pensione di vecchiaia, oltre i 35 anni di anzianità contributiva INPS esistono norme specifiche per cui consigliamo di rivolgerti all' INCA della tua provincia.
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News
nov 28, 2016
Categoria: Generale
La Fillea CGIL Abruzzo unitamente a Filca CISL e Feneal UIL, scrive ai parlamentari eletti in Abruzzo e chiede loro di avere una normativa relativa all'APE Agevolata usufruibile anche dai lavoratori edili.
clicca qui per leggere la LETTERA APERTA
nov 23, 2016
Categoria: Generale
Dall'inizio dell'anno l'esercito dei lavoratori edili rimasti senza occupazione è cresciuto di altre 400 unità. Posti di lavoro regolari, quelli persi, come sottolinea Silvio Amicucci, il segretario regionale della Fillea Cgil, che si aggiungono ai 14.000 iscritti in meno che le Casse edili
abruzzesi registrano dall'inizio della crisi. Una crisi che neppure i cantieri per la ricostruzione post-terremoto 2009 sono riusciti a fermare. Un blocco causato dall'eccesso del parco abitativo realizzato e invenduto, dal fermo degli appalti pubblici, dalla contrazione dei mutui bancari, ma anche dal fatto che l'Abruzzo finora non ha saputo sfruttare alcune opportunità che pure ci sarebbero. Per tutte un post-sisma che in alcune zone ancora non inizia (in particolare nel teramano,....
mar 5, 2015
Categoria: Generale
La Fillea CGIL Abruzzo, per richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica, ha apposto uno striscione di 15 metri sul parapetto del Ponte sul Mare a Pescara.
giù le mani dai cantieri - Per le opere utili all'Abruzzo ancora bloccato 1 MLD di € - Intanto 12mila edili sono rimasti senza lavoro.
Alcuni esempi: 50 milioni per la bonifica della megadiscarica di Bussi, 62 milioni per la fondovalle del Sangro, 42 milioni per la messa in sicurezza delle scuole.
1 MLD di € possono dare lavoro per un intero anno a 2500 edili e a 5000 lavoratori dell'indotto.
7500 lavoratori in più riducono notevolmente la perdita di posti di lavoro che le costruzioni ha subito dal 2008 a oggi, ma sosprattutto sono una concreta risposta a un settore che non potendo giovare dell'export continua a subire gli effetti nefasti della crisi.