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Quando a chiudere le fabbriche non è solo la crisi
ITALPREFABBRICATI è una fabbrica di manufatti in cemento sita a Casoli di Atri, occupa 107 fra operai e impiegati, ed è una delle poche fabbriche che nonostante la crisi ha in essere commesse tanto che, nelle settimane scorse si è tenuta una discussione con le OO.SS. e la RSU aziendale, per verficare se si riusciva a consegnare le stesse nei tempi prescritti, oppure se bisognava organizzare la fabbrica facendo una sola settimana di chiusura con una turnistica per garantire comunque le due settimane di ferie.
Che dire? una fabbrica che va! anche con i problemi di tutte le fabbriche, per cui sempre un occhio alla sicurezza, aprire la discussione per il rinnovo dell'integrativo aziendale, l'organizzazione del lavoro ecc.
E così quando le cose vanno bene o giù di lì ecco che ti arriva all'improvviso la conclusione, o quasi, almeno speriamo che qualcosa sia ancora possibile fare, di una controversia di 30 anni fra i D'Eugenio, propietari della fabbrica e gli eredi Pretaroli possessori di un terreno agricolo adiacente e utilizzato dalla fabbrica.
Ecco cosa dice la sentenza: la fabbrica va demolita Leggi l'Articolo per restituire il terreno
ai legittimi proprietari come terreno agricolo.
A nulla è valso 30 anni di trattative per perfezionare la compravendita, nemmeno il Comune di Atri, al momento è riuscito a bloccare la fine dell'ITALPREFABBRICATI con una delibera di esproprio motivata dalla pubblica utilità consegnando agli eredi Pretaroli una cifra indicata da una perizia sul congruo valore del terreno stimato in 2 milioni di €
Al momento Fillea CGIL - Filca CISL e Feneal UIL, unitamente ai lavoratori hanno presidiato la fabbrica, ma nulla si è potuto di fronte all'Ufficiale Giudiziario, al momento chiamati dal Servizio Relazioni Industriali della Provincia a seguito dell'apertura delle procedure di licenziamento, si è firmato un verbale di mancato accordo, ma serve ben altro per salvare la fabbrica e 107 lavoratori con le proprie famiglie.
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News
Lo scorso 4 dicembre è stato siglato l'accordo tra Fillea, Filca, Feneal e ANCE Teramo su EVR, per il periodo 1 gennaio 2014 - 30 giugno 2015.
Mercoledì 11 settembre, il TAR ha accolto le motivazioni dei lavoratori che si sono insinuati nel contenzioso tra la proprietà della fabbrica (D'Eugenio) e i vecchi proprietari dei terreni (Pretaroli).
Grazie all'azione dei lavoratori e del sindacato unitario (Fillea CGIL, Feneal Uil e Filca Cisl) la fabbrica con 107 lavoratori, al momento, è salva.
Leggi qui l'articolo di stampa.
La Fillea cgil chiede all'azienda di revocare con immediatezza tutti i 107 licenziamenti già messi in atto.
ITALPREFABBRICATI è una fabbrica di manufatti in cemento sita a Casoli di Atri, occupa 107 fra operai e impiegati, ed è una delle poche fabbriche che nonostante la crisi ha in essere commesse tanto che, nelle settimane scorse si è tenuta una discussione con le OO.SS. e la RSU aziendale, per verficare se si riusciva a consegnare le stesse nei tempi prescritti, oppure se bisognava organizzare la fabbrica facendo una sola settimana di chiusura con una turnistica per garantire comunque le due settimane di ferie.
Che dire? una fabbrica che va! anche con i problemi di tutte le fabbriche, per cui sempre un occhio alla sicurezza, aprire la discussione per il rinnovo dell'integrativo aziendale, l'organizzazione del lavoro ecc.
E così quando le cose vanno bene o giù di lì ecco che ti arriva all'improvviso la conclusione, o quasi, almeno speriamo che qualcosa sia ancora possibile fare, di una controversia di 30 anni fra i D'Eugenio, propietari della fabbrica e gli eredi Pretaroli possessori di un terreno agricolo adiacente e utilizzato dalla fabbrica.
Ecco cosa dice la sentenza: la fabbrica va demolita Leggi l'Articolo per restituire il terreno